Isola di Naxos
La più grande delle Cidadi, Naxos ha una storia che risale al terzo millennio a.C. Mette in mostra numerosi reperti archeologici, essendo una delle prime isole che ha ricorso all’uso del marmo, non solo per le sculture e le opere d’arte, ma anche per l’edificazione di importanti costruzioni, come il Museo Archeologico Nazionale di Atene o la Terrazza dei Leoni a Delo.
Nel 1207 l’isola di Naxos (Nasso) passò ai veneziani che vi innalzarono numerose torri fortificate ancora oggi visibili, seguiti poi dai Turchi, i quali lasciarono il loro segno culturale.
E’ un isola lussureggiante, con verdi vallate, frutteti e uliveti distesi ai piedi del Monte Zas (1001 m). Secondo la mitologia fu proprio Naxos l’isola dove Teseo abbandonò la principessa Arianna. Nonostante la ricca offerta turistica, le splendide spiagge ancora intatte e l’apertura dell’aeroporto di Naxos, l’isola non è stata ancora sopraffatta dai vacanzieri.
Naxos città
La città di Naxos, capitale dell’isola, è un porto affannato, con bar e ristoranti gremiti intorno alla baia che è sempre affollata da imbarcazioni. L’effervescente vita cittadina caratterizza anche la zona che porta alle alte mura del Kastro, l’antica fortezza veneziana, dove un tempo viveva la nobiltà cattolica. Nel quartiere Burogs, alle sue spalle, troviamo la maestosa cattedrale del XVIII secolo di Zoodochou Pigis, edificata con la pietra rinvenuta da alcune chiese e templi più antichi.
A nord del porto, sull’isolotto di Palatia, si innalza l’imponente portale marmoreo di Portara. Questa grandissima entrata in pietra fu progettata come ingresso al Tempio di Apollo, iniziato nel 522 a.C, ma mai terminato. Oggi è il simbolo della città e dell’isola di Nasso, offrendo ai turisti che per mare un benvenuto spettacolare.
A sud si trova Nea Chora, o Agios Georgios, nascosta purtroppo dai tanti alberghi, palazzi residenziali e ristoranti. Nelle vicinanze troviamo il bellissimo Museo Archeologico, con la sua ricca collezione di artefatti locali.