Isola di Folegandros
La brulla isola di Folegandros è una delle più piccole isole dell’arcipelago delle Cicladi, che prende il suo nome dalla parola fenicia “ricciosa”. Situata al confine di questa zona marittima, fu invasa dalla maggior parte dei popoli che attraversavano quest’area, è stata sempre esposta alle invasioni dei pirati.
Non ha una particolare offerta turistica, tuttavia, grazie ai splendidi paesaggi, è molto visitata dagli amanti della natura e dai fotografi che non mancano di immortalare i splendidi campi terrazzati che circondano la piccola Chora, capoluogo dell’isola.
Chora, o Folegandros città, si arrampica su una collina che sovrasta il mare, ed è divisa come tutte la maggior parte delle città cicladiche nella zona fortificata del kastro e nella Chora, il villaggio vero e proprio.
La fortificazione del kastro è stato innalzato nel XIII secolo dal duca di Nassos, Marco Sanudo. Lungo la scogliera una fila di case in pietra formano già di loro una protezione all’area centrale, ulteriormente fortificata da un’antica mura. All’interno un intreccio di stradine nasconde alcune taverne e negozi di souvenir, tra le tipiche case bianche cubiche dipinte di un bianco immacolato. Anche la Chora offre numerosi ristoranti e taverne, situate quasi tutte nei d'intorni delle piazzette del paese.
Proseguendo sulla strada principale si arriva alla chiesa di Koimisitis Theotokou, costruita parzialmente entro le mura dell’antica città, sui resti di un antico tempio dedicato ad Artemide.
Per visitare l’isola si attracca sulla costa orientale di Folegandros, nel porticciolo di Karavostasi, da dove si raggiunge con bus la capitale Chora o la vicina spiaggia di Livadi. Nella zona ovest dell’isola troviamo le splendide spiaggie di Agali e Latinaki. Sempre in questa zona è la principale attrazione turistica di Folegandros, la Grotta Dorata, o Chrysospilià.