Isola di Amorgos

La lunga e sottile isola di Amorgos, con la sua ripida ma spettacolare panorama, a differenza dalle altre isole delle Cicladi non ha molte spiagge.  Fu abitata a partire dal 3300 a.C., divenendo uno dei centri più influenti della civiltà cicladica, con tre città importanti: Aigialis, Arkesini e Minoa che fiorirono fino all’epoca Romana. Dopo i Romani l’isola cadde in mano ai Veneziani e poi ai Turchi, per ritornare alla Grecia dopo la guerra d’Indipendenza. Durante il regime dei colonnelli venne utilizzata come isola militare. L’offerta archeologica e culturale dell’isola è assai limitata, nel 1885 i principali reperti di ceramica e marmo furono spostati al Museo Archeologico di Atene.

Amorgos

Coperta in gran parte di montagne, il principale mezzo di spostamento tra le località disparse lungo la costa avvenne via mare, fino agli anni Novanta, quando è stata costruita la via che taglia l’isola in direzione nord-est e sud-ovest.

Amorgos città

Il capoluogo dell’isola, Amorgos cottà, o Chora, è un intricato groviglio di casupole bianche e mulini a vento, uno splendido esempio di cittadina cicladica.  Le case in calce  bianche sono raccolte attorno a un castello veneziano del XIII secolo. La città vanta ben 40 chiese e cappelle, tra i quali anche la più piccola chiesa della Grecia, l’Agios Fanourios, con una navata per sole tre persone. Sopra la città si innalza l’Apano Kastro, una fortezza veneziana edificata da Geremia Ghisi nel 1290.

La principale attrazione dell’isola è un’enorme fortezza bianca, costruita nella roccia: il grandioso Moni Panagias Chozoviotissas, in stile bizantino. Posto sotto Chora, sulla costa est a 180 m sul mare, conserva l’icona miracolosa della Vergine Maria. Fondata nel 1088 dall’imperatore bizantino Alexios Comnenos, la fortezza ha una biblioteca con una ricca collezione di manoscritti antichi. Katapola, Amorgos

Il porto principale di Amorgos, situato al sud-ovest dell’isola, Katapola, è una tipica e vigorosa città greca formata da tre paesini connessi tra di loro. E collocato in una baia a ferro di cavallo con taverne, albergjo, barche da pesca e una piccola spiaggia ghiaiosa.

A differenza dalle altre isole delle Cicladi, la mancanza di spiagge praticabili ha fatto sì che Amorgos non diventasse una destinazione turistica di massa, attraendo tuttavia i visitatori che apprezzare lo stile tipico di vita greco, che trovano le passeggiate e il relax lungo i sentieri rocciosi un alternativa migliore al stare semplicemente sdraiati al sole. Ormos Aegialis, AmorgosUn sentiero porta da Katapola alle rovine dell’antica città di Minoa, dove si possono ammirare alcuni resti di mura ciclopiche e le fondazioni di un antico tempio dedicato ad Apollo.

La località turistica principale dell’isola è Ormos Aegialis, situata al nord dell’isola, dove l’offerta turistica include anche alcune sabbie di spiaggia.

Da non perdere la graziosa cittadina di Laqada, raggiungibile lunga la via delle mulattiere, passando per Tholaria, dove in un contesto paesaggistico eccezionale si possono ammirare le tombe romane a volta, tbolos.