Isola di Kea

Destinazione turistica preferita degli ateniesi grazie alla sua vicinanza all’Attica, l’isola di Kea ha una ricca offerta turistica, che parte dalle splendide spiagge per arrivare agli itinerari dedicati alla scoperta della storia e dell’archeologia. Con un entroterra caratterizzata da alte montagne e fertili vallate, Kea è conosciuta sin dall’antichità per il suo ottimo vino, il miele e le mandorle.

L’isola è abitata fin dal 3000 a.C., occupata prima dai fenici e poi dai cretesi. Dalle città risalenti all’epoca classica ne restano solo alcuni frammenti di Karthaia, ancora visibili sul promontorio di fronte a Kythnos.


Capoluogo di Kea, la città di Ioulis è una caratteristica località delle Cicladi, con case dai tetti rossi in tegole di terracotta e stretti vicoli che si arrampicano sul lato di una collina. Conta ben 26 mulini a vento posti sulla così detta “Montagna dei Mulini”, fotografata in ogni stagione per il suo aspetto incantevole, da cartolina.

Nel centro città troviamo il municipio, costruito nei primi del novecento. All’ingresso dell’edificio è esposta una scultura proveniente dall’antica città di Karthaia. La zona del Kastro si raggiunge attraverso un arco che sorge sul luogo dell’antica acropoli, da dove possiamo ammirare uno splendido panorama. Sempre nel centro troviamo il Museo Archeologico di Kea, con una ricca esposizione di resti minoici provenienti da Agia Eirini.

Per visitare Kea di solito si arriva al porto turistico di Korissia, o a Vourkari, una splendida località situata nella zona settentrionale dell’isola. Da non perdere il sito archeologico di Agia Eirini, sede dell’omonima cappella. I resti dell’insediamento, scoperti durante gli scavi negli anni sessanta, sono estposti al Museo Archeologico di Ioulis, ma possono essere comunque ammirati le mura e una porta, che hanno resistito al terremoto del 1450, che ha devastato l’isola.