Isola di Poros
L'isola di Poros è quasi una parte del Peloponneso, separata dalla terraferma da uno stretto canale di soli 50 metri nel punto più stretto. Il canale dà il nome all’isola (poros significa "passaggio"); le barche sbuffano avanti e indietro tutto il giorno trasportando persone fra Poros e la città di Galatas sulla terraferma, dove si può andare a Epidauro e Nauplia in autobus.
Di fatto, Poros è composta da due isole, unite da una strada rialzata: a nord Kalàvria, isoletta coperta di conifere, e a sud l'isola vulcanica di Sfairia, su cui sorge la città di Pòros, approdo per barche da crociera e battelli per turisti sia europei che ateniesi. Malgrado l'espansione turistica, la cittadina mantiene un certo fascino con il suo alternarsi di case bianche ad altre color pastello e il dipanarsi di stretti canali che pullulano di imbarcazioni rendendo l'insieme molto pittoresco.
Nel 1849 fu fondata a Poros l'Accademia Navale Nazionale, ancora oggi infatti vi è ormeggiata una nave da guerra dove si esercitano i cadetti. Il lungomare è animato da bar e ristoranti, ideali per trascorrere una serata in allegria e divertimento. Se invece si preferisce la tranquillità si può passeggiare o andare in bicicletta sull’unica strada che fa il giro dell'isola, sulla quale si incontra l’incantevole monastero abbandonato di Moni Zoodòchou Pigis, edificato nel 1700 intorno all'unica sorgente dell'isola.
Non lontano dal centro di Kalàvria, in cima a un colle, si trovano i resti del Tempio di Poseidone (IV sec. a.C.), anticamente collegato al Peloponneso, presso cui nel 323 a.c. l'oratore Demostene si avvelenò piuttosto che arrendersi ai Macedoni. L'ingresso al tempio è libero per chiunque compia lo sforzo di arrivarci.
E' anche possibile fare un'escursione breve ed economica in barca verso la piccola Galatas. Arrivati al porto e dirigendosi a sinistra si cammina fino a raggiungere la coltivazione di limoni a limonodassos. Vi si ammirano decine di migliaia di alberi di limoni; è stupendo andare a zonzo per le colline, attraverso i boschetti, respirando il profumo degli agrumi nella brezza marina.